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Pubblicato il Decreto che attua in Italia le disposizioni sulle pratiche commerciali sleali nei rapporti tra imprese nella filiera agroalimentare

È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto che attua in Italia le disposizioni della Direttiva Europea sulle pratiche commerciali sleali nei rapporti tra imprese nella filiera agricola e alimentare. Il decreto amplia il quadro delle UTP e integra con esse in un “testo unico” tutte le disposizioni previste da art. 62 e dal suo decreto attuativo, creando un quadro di riferimento più chiaro ed organico, a favore della correttezza delle relazioni tra partner commerciali.

Il testo, che entrerà in vigore il prossimo 15 dicembre, prevede che l’ambito di tutela sia riferito alle relazioni tra fornitori e acquirenti della filiera agroalimentare, indipendentemente dal fatturato ed elimina la clausola del “significativo squilibrio tra le parti”, che aveva praticamente reso inefficace l’art. 62.
Stabilisce, inoltre, che i rapporti commerciali si devono basare su principi di trasparenza, correttezza, proporzionalità e reciproca corrispettività delle prestazioni, così da contrastare l’obsolescenza di elenchi rigidi di pratiche sleali.
Il decreto identifica l’Autorità di controllo nell’Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e Repressione Frodi (ICQRF) del Mipaaf, ne autorizza l’intervento d’ufficio ed abilita le associazioni ad agire in nome dei propri associati.
Infine, sono previste sanzioni in misura variabile tra il 3 e il 5% del fatturato a seconda delle disposizioni violate.

 

Leggi il testo del DECRETO LEGISLATIVO – 8 novembre 2021, n. 198