In un contesto di consumi stagnanti, su cui si è innestato l’impatto drammatico dell’emergenza sanitaria, IBC e Federalimentare sono intervenute a fine settembre 2020 sul Governo per chiedere la cancellazione delle tassazioni. “Un ulteriore onere fiscale avrebbe gravi conseguenze su dinamica della domanda, produttività, livelli occupazionali e in generale sulla ripresa del Paese”, scrivono i Presidenti Alessandro d’Este e Ivano Vacondio. La comunicazione ha contribuito ad aprire un ampio dibattito nell’Esecutivo, che ha portato al rinvio degli interventi normativi al 2021. IBC sta mettendo a punto nuove iniziative con l’obiettivo di scongiurare azioni che, per altro, non avrebbero effetto né sui comportamenti scorretti del consumatore nello smaltimento dei rifiuti né sugli stili di vita che determinano l’obesità.