Mentre l’Italia viene colpita soprattutto sui formaggi (50% dell’import italiano negli Usa soggetto a nuovi dazi), la Francia paga pegno sui vini fermi, il Regno Unito sul whisky e la Spagna sull’olio d’oliva. A livello europeo, Francia e UK presentano i valori assoluti di import agroalimentare più elevati soggetti a dazi (oltre un miliardo di dollari).